Naila Ayesch
Categoria "DONNA PER LA PACE"
Naila Ayesh nasce a Gerusalemme e la sua vita è eguale a quella che i giovani e le giovani palestinesi vivono nel tragico quotidiano della Intifada. La sua è una storia nel cui vissuto si possono ritrovare tante donne palestinesi, ma è anche un esempio e fedeltà ad un impegno al quale dedicherà e dedica la sua vita: “ perseguo il diritto alla libertà ed autodeterminazione in due stati, nei quali palestinesi ed israeliani possano vivere in pace”.
Ecco, in breve, e nelle parole a cui manca il sapore del dolore, il senso della vita di Naila.
Una vita aspra, in cui la consapevolezza ha immediatamente cacciato i sogni dell’essere bambina. Una vita in cui i ricordi hanno il segno forte della separazione, dalla sua propria terra e dai propri cari.
C’è il carcere nel suo passato, c’è la brutalità dell’oppressione, e la disperazione per il figlio in grembo, perduto. Ma seppure nella tragica convulsione degli avvenimenti, trova la forza per studiare e poi conseguire, fuori della sua terra, la laurea specialistica in laboratorio medico. La lontananza termina, grazie agli accordi di Oslo e torna a Gaza dove diviene direttrice del Women’s Affaire Center. La sua opera mira al rafforzamento del ruolo della donna, promuovendo i diritti all’uguaglianza all’interno della società palestinese e lo fa con la profonda convinzione che è questo il modo per creare l’ opportunità di uno sviluppo sostenibile e libero.
E così dicendo, c’è da essere certi che, nella donna forte e combattente, con l’impegno e la volontà per un futuro diverso, c’è lo sguardo con gli occhi dolci della madre, per il figlio Majdi, e per i figli della sua amata terra.