Anna Scalfati
Premio "GIORNALISMO"
E’ il giornalismo in rosa. E’ alla sua penna che il Corriere Adriatico assegna la cronaca del processo alla colonna marchigiana delle brigate rosse.
In precedenza, dopo varie esperienze approda al Tempo.
Quest’ultimo le affida l’impegno di redattrice di giudiziaria, che mantiene fino alla chiamata in Rai per il nascente TG3 dove diviene conduttrice del telegiornale.
Al suo scrivere ed alla sua voce sono affidate le edizioni speciali per la guerra nel golfo; simili qualità non potevano sfuggire a Sergio Zavoli che la vuole a realizzare la “Storia della Repubblica” per poi collaborare con Santoro a Samarcanda.
Poi è al TG1 come redattrice su un argomento scottante come quello dei fondi neri del Sisde. Non poteva poi non essere presente con Giovanni Minoli nel momento dello scandalo Enimont, e con Marrazzo sempre come esperta di giudiziaria.
Questo il percorso professionale di questa giornalista che ha saputo tratteggiare con equilibrio e senza indecisioni i fatti che hanno segnato la vita della nostra nazione.
Equilibrio, cultura giurisprudenziale e profonda umanità, l’hanno portata ad essere componente di organi ministeriali. come il comitato “il Ciclope” per la lotta alla pedofilia.
Lo spirito sociale che l’ha da sempre connotata, oggi trova espressione nella partecipazione allo sviluppo di cooperative in Africa e Centro America, senza dimenticare la sua vicinanza a Libera di Don Ciotti.