LIDIA VIVOLI
Premio “DONNA CORAGGIO”
Lidia si definisce “sopravvissuta”.
E’ veramente sopravvissuta a quella notte del 2012 quando il suo compagno a colpi di padella in testa , pugni e forbiciate in tutto il corpo la ridusse in fin di vita .
Una corsa disperata verso l’ospedale e verso la speranza. Lidia Vivoli voleva sopravvivere a quell'orrore. E ce l'ha fatta. Ha lottato con tutte le sue forze e con il prezioso aiuto dei medici si è rimessa in sesto. Almeno fisicamente. Il suo cuore è ancora pieno di rabbia e di dolore, ma si è liberato del peso più grande, quello di un amore che non era tale e a distanza di tre anni da quella tragica notte ha dedicato il suo tempo e il suo impegno in un'attività di sensibilizzazione che, grazie allo sportello antiviolenza "Diana" di Termini Imerese, porta avanti nelle scuole.
Lui, dopo 4 anni di carcere, uscirà e Lidia teme che per lei terminerà la tranquillità.
Per lui terminerà la galera e per Lidia comincerà l’ergastolo. La paura costante per la sua vita e quella dei suoi figli. La consapevolezza di non essere tutelata“.
Vorrebbe che le fosse garantita una “vita normale“, libera dal terrore e dalla paura di trovarsi di fronte l’uomo che l’ha ridotta in fin di vita.
Chiede aiuto alle Istituzioni per lei e per tutte le altre donne che hanno avuto il coraggio di denunciare.
Aiutiamola in questo percorso!!!
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