LAURA ROVERI
Premio “DONNA CORAGGIO”
Sedici coltellate. Sedici fendenti al collo, alle spalle e alla testa. Sedici colpi che, a Laura Roveri, in quella serata primaverile del 2014, hanno lacerato non soltanto la carne, ma anche la vita. Un ex fidanzato incapace di accettare la fine di una relazione, minacce e stalking, un atto di violenza premeditato, e la delusione nei confronti di un sistema giudiziario che avvalla un duello ad armi impari: tutti tasselli di un copione che, troppe volte, nella cronaca italiana, si è riproposto uguale a se stesso, in tutta la sua ferocia.
La voce di Laura è quella di una sopravvissuta. Una voce che, da flebile, è tornata ad essere vigorosa per farsi testimonianza e combattere quella che è, prima di tutto, un’abulia culturale. La sua anima, ferita e sconvolta, non si è lasciata annientare: si è riscoperta forte e capace di intraprendere una vera battaglia sociale in nome del cambiamento, della prevenzione e dell’educazione al rispetto.
Una battaglia che passa da una serrata attività nelle scuole, dalla realizzazione di un corto sulla violenza di genere e dall’ideazione di “Stop the violence”, la prima app al mondo che permetterà di richiedere e ricevere, in forma anonima, consulenze legali o psicologiche.
Una battaglia di progresso e civiltà che Laura, da vera “Donna Coraggio” si impegna per vincere. Nella ferma convinzione che proprio dal coraggio delle donne nasca il sale della terra.
Testi di Elettra Fiorini
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