ALESSANDRA MARZARI

Categoria “Impegno sociale e civile”

“Credo nella giustizia. Di fronte ad azioni sbagliate, il conto bisogna pagarlo”. 

Alessandra Marzari non ama le mezze misure, è una donna decisa, caparbia, instancabile, attenta al bisogno altrui come la sua professione insegna. E’un medico nell’Azienda Ospedaliera Ospedale Niguarda Ca’ Granda di Milano, dirigente con specializzazione in medicina d’urgenza, quando capacità, reattività e risolutezza fanno la differenza tra una vita salvata o una persa. Essere medico non è una professione, bensì una missione. E Alessandra ha scelto di spendersi per gli altri.  Lo ha fatto scegliendo la laurea in medicina e chirurgia e poi la specializzazione in Chirurgia d’Urgenza e di Pronto Soccorso. Dal 1993 ad oggi è in servizio presso il Niguarda di Milano dove si è spesa in prima persona e in prima linea durante l’emergenza del Covid-19. “Faccio il lavoro più bello del mondo”, raccontò in un’intervista a Io Donna. Ma la vita è fatta di tante sfaccettature e Alessandra le ha coltivate a pieno.

Dal 2008 è a capo del Consorzio Vero Volley Monza che raggruppa cinque società, oltre mille atleti, 46 squadre e 1300 progetti scuola ma soprattutto è l’unica realtà pallavolista ad avere contemporaneamente in Serie A1 una formazione maschile e una femminile. “Il progetto parte dai nostri giovani che sono portatori sani di interesse verso un concetto Vero, con V maiuscola, di fare sport. Lo scopo è di puntare all’eccellenza, intendendo con questo termine non solo il risultato agonistico ma la combinazione dell’ambizione sportiva con l’etica e l’istruzione”. E dopo un percorso articolato, fatto di tanti investimenti -tra cui il restyling del palasport -, ambizione e metodo, il Vero Volley è arrivato ai vertici della pallavolo italiana e internazionale. Nel 2022 la squadra maschile ha conquistato la Coppa CEV. Qualche mese fa Marzari ha raggiunto lo storico traguardo di vedere la squadra femminile giocarsi la finale Champions tutta italiana con Conegliano e quella maschile la finale scudetto con Perugia. Ambizione e tenacia che l’hanno spinta ad assicurarsi nel 2023 anche Paola Egonu, una delle campionesse più discusse e talentuose che l’Italia abbia conosciuto e che nel Vero Volley ha trovato l’ambiente giusto per esprimersi al meglio.

Primeggiare come lo sport spinge a fare, ma senza dimenticare i valori imprescindibili del rispetto, dell’uguaglianza e della sportività. Nel 2022 è stato scelto il claim ‘Driven by Values’ per dimostrare di credere in principi come Coraggio, Umiltà, Lungimiranza, Coerenza, Resilienza, Verità, Lealtà, Responsabilità e Riconoscenza, portandoli a un livello ancora superiore. “Ci tengo ai valori, al rispetto delle regole. Il consorzio come un posto di onestà e lealtà. Un posto giusto, dove regna giustizia, dove ci si sforza per azzerare le storture”, ha raccontato al Sole24ore. Lo sport non per primeggiare sull’altro ma come percorso di crescita, un valore educativo che permette ad ogni individuo di arricchirsi, migliorarsi e incrementare le proprie abilità di vita anche per gli atleti più piccoli, una via concreta per ridurre i comportamenti a rischio tra i più giovani, seguendo e riconoscendone principi e valori. Marzari è stata vicepresidente della Lega maschile e di quella femminile e “l’impegno e la dedizione profusa in prima linea nel mondo dello sport” durante la pandemia sono stati riconosciuti a livello globale tanto che il Coni l’ha insignita della Stella d’Oro al merito sportivo. Dal 2018 inoltre Marzari è Ambasciatrice di San Patrignano - insieme ad altre diciassette donne - un riconoscimento dopo anni al fianco della comunità che offre aiuto gratuito a ragazzi e ragazze con dipendenza arrivando ad accogliere ben 26 mila persone con un recupero del 72%. L’obiettivo delle ambasciatrici di San Patrignano è di portarne lo spirito all’esterno “facendola conoscere a quante più persone, coinvolgendo nuove figure a sostegno di una comunità che dal 1978 ad oggi è sempre stata completamente gratuita per tutti coloro che le hanno chiesto aiuto”.   Una vita piena, di obiettivi raggiunti professionali e manageriali ma con un fil rouge: l’attenzione verso l’altro. E il coraggio di dire la verità soprattutto quando non conviene.