KHADY KOITA RICEVE IL PREMIO PER I ‘DIRITTI UMANI’
Conosciamo meglio Khady Koita, attivista contro le mutilazioni genitali femminili e tenace sostenitrice dei diritti delle donne. Presidente dell’associazione La Palabre e della rete europea Euronet MGF, Khady riceverà il Premio Internazionale Semplicemente Donna nella categoria “Diritti Umani”.
Nata in Senegal e cresciuta da sua nonna nella regione di Thiès, Khady ha subito la terribile pratica delle mutilazioni genitali a soli 7 anni di età per poi, ancora adolescente, essere costretta dalla sua stessa famiglia a sposare un cugino molto più grande di lei. Due imposizioni, quella della mutilazione genitale e quella del matrimonio combinato, che nella cultura senegalese rappresentavano la normalità e che Khady ha dovuto accettare senza nessuna possibilità di ribellione.
Appena sedicenne, viene costretta dal cugino/marito a emigrare in Francia, dove dà alla luce il suo primo figlio. Nel corso del suo matrimonio, durato più di quindici anni, subisce di tutto: atti di violenza fisica, atroci sofferenze psicologiche aggravate dalla nuova unione del marito che, dopo pochi anni dal loro arrivo in Europa, sposa una seconda moglie contro il volere di Khady.
Dopo anni di dolore e soprusi, nel 1988 Khady riesce a fuggire insieme ai figli e a ottenere il divorzio. Proprio da lì inizia la sua rinascita: dal 1996 Koita vive in Belgio dove ha co-fondato il GAMS, il gruppo per l’abolizione delle mutilazioni genitali femminili e l’associazione La Palabre, volta ad aiutare le donne in Senegal. Dal 2002 è, inoltre, presidente di Euronet MGF, la rete europea per la prevenzione e l'eradicazione delle mutilazioni genitali femminili, tra le cui fila svolge un’intensa attività di sostegno alla lotta per i diritti delle donne.
Il suo libro in lingua francese Mutilée ("Mutilata") è stato pubblicato da Oh Editions nel 2006, e soltanto un anno dopo, Koita ha ricevuto il belga Burgerschapsprijs Stichting P&V.