LA GIORNALISTA MARILENA NATALE PREMIATA COME "DONNA CORAGGIO"

Conosciamo meglio MARILENA NATALE, giornalista campana, da sempre impegnata nella lotta contro la criminalità organizzata, e costretta a vivere sotto scorta armata dal 2017 a causa delle numerose minacce subite da parte si esponenti del clan dei Casalesi. Nonostante le intimidazione, prosegue imperterrita nel suo lavoro d’inchiesta e, a Castiglion Fiorentino, riceverà il riconoscimento di “Donna Coraggio” del X Premio Internazionale Semplicemente Donna.   

Originaria di Aversa, in provincia di Caserta, Marilena comincia, ancora giovanissima, a occuparsi dei legami tra i Casalesi e la politica. Nel 2011 fa arrestare e condannare un esponente del clan, che l’aveva minacciata davanti alla caserma dei carabinieri di Casal di Principe, uno dei comuni in cui i Casalesi hanno il massimo radicamento. È il 2013 quando il boss Carmine Schiavone, figlio di “Sandokan” e reggente del clan, le lancia il “bacio della morteˮ : una sorta di condanna per la giornalista, già all’epoca sotto protezione.

Nel corso della sua carriera, Marilena ha collaborato con numerose testate regionali: dalla Gazzetta di Caserta, per cui è stata a lungo reporter, all’emittente regionale PiùNews e alla Piùenne Web Tv, una testata online aperta da giovani editori. Le sue inchieste rimbalzano anche sui social, dove grazie a un utilizzo sapiente delle dirette Facebook, prende posizione contro il  malaffare, la corruzione e la camorra. Da tempo, Marilena si occupa, infatti, con coraggio e passione, di traffico di rifiuti, inquinamento e salute pubblica: tematiche scomode che spesso l'hanno messa in pericolo e l'hanno resa bersaglio di minacce e intimidazioni. Eppure, Marilena va avanti, senza paura, racconta il volto più amaro della sua terra e, ultimamente, si è fortemente schierata a favore dell'impianto di compostaggio che dovrebbero costruire alla periferia di Casal di Principe. Un'opera che, con una gestione responsabile, toglierebbe alla Camorra lo scettro sulla gestione dei rifiuti e creerebbe posti di lavoro onesti.

Inchieste, video, post sono il suo pane quotidiano, anche se la Direzione Distrettuale Antimafia, in seguito ad alcune intercettazioni, ha dichiarato che ora sulla testa di Marilena pende una taglia. Ma Marilena non ha paura e, addirittura, preferirebbe rifiutare la scorta assegnatale, per potersi muovere più liberamente, portare avanti le sue inchieste e combattere la sua guerra. La sua scorta le è stata anche d’impedimento anche nel trovare una casa per l’estate a Formia, dove si sono stabiliti i più grossi nomi della camorra.

Madre di due ragazzi che ormai frequentano l’Università, Marilena è anche impegnata con l’associazione “La Terra dei cuori”, che ha fondato per portare assistenza e aiuto ai bambini malati di cancro nella Terra dei Fuochi. Vincitrice di numerosi premi, tra cui il Premio Agende rosse, dedicato a Paolo Borsellino, ha avuto anche una bambina in affido: una creatura che, nonostante l'età, è costretta a combattere una battaglia più grande di lei, quella contro un tumore, "gentile" eredità della Terra dei Fuochi. Non una novità, purtroppo, per chi cresce a quelle latitudini.