ALLA GIORNALISTA DANIELA SIMONETTI IL PREMIO SEMPLICEMENTE DONNA NELLA CATEGORIA "INFORMAZIONE"
Conosciamo meglio Daniela Simonetti, giornalista dell’ANSA e saggista che nel 2017 ha ideato e fondato Change The Game, la prima associazione italiana contro gli abusi nello sport. Autrice del libro-inchiesta “Impunità di Gregge: sesso, bugie e omertà nel mondo dello sport”, edito da Chiarelettere, a Castiglion Fiorentino, il prossimo 24 novembre ritirerà il Premio Semplicemente Donna nella categoria "Informazione".
Nata a Taranto il 14 luglio 1964, inizia la sua carriera giornalistica nel 1988 all‘ANSA, prima come giornalista parlamentare e poi sportiva. Nel 2017 fonda Il Cavallo Rosa, diventata in seguito Change The Game, un’associazione che si occupa di favorire l’emersione del fenomeno offre assistenza gratuita alle vittime di abuso in sede legale, in sede di giustizia sportiva e in sede terapeutica. L’associazione ha ottenuto la radiazione di dieci tecnici per violenza e abusi e, attualmente, collabora (unica associazione italiana presente al tavolo) con la FIFA per la creazione di un’entità mondiale per la prevenzione e il contrasto degli abusi e della violenza nello sport.
Attualmente è componente della commissione Minori della Federazione Gioco Calcio e collabora con la FIBS (Federazione Italiana Baseball e Softball) partecipando al progetto di Sport e Salute Prime basi Scuola rivolto a 20mila famiglia. E’ inoltre collaboratrice dell’ Us Center for Safe Sport con sede a Denver, The Army of Survivors, associazione del Michigan nata dopo lo scandalo di Larry Nasser.
Inserita nel 2021 fra le 100 personalità sportive dell’anno nella classifica stilata da Mauro Berruto e Loris Gasparri, nel corso della sua carriera, ha permesso l’emersione dello scandalo nella ginnastica ritmica e artistica, scritto i primi toolkit italiani rivolti ai tesserati, genitori atleti e atlete adottati dalla FIGC ed ha vinto con il CIPM il bando dedicato al tema (linea D) del Dipartimento della Famiglia della Presidenza del Consiglio realizzando il primo spot contro il fenomeno degli abusi nello sport e il libretto della fiducia.
Si occupa, inoltre, di formazione a realtà sportive in tutta l’Italia: ha, infatti, ideato e realizzato la prima ricerca statistica sul fenomeno realizzata da Nielsen grazie al sostegno di Terre des Hommes, Fondazione Candido Cannavo’ per lo Sport, Consorzio Vero Volley e dal decisivo supporto del Dipartimento dello Sport della Presidenza del Consiglio diretta dal professor Mike Hartill della Edge Hill University, coordinatore della medesima ricerca in sei paesi europei.
Autrice del primo podcast nel quale parlano le vittime di abusi intitolato “No Coach”, propone un ‘codice rosso’ per lo sport basato sulla formazione obbligatoria di tecnici, atleti e atlete, famiglie, sulla riforma della giustizia sportiva, sulla consapevolezza dei più giovani nel riconoscere l’abuso, oltre a collaborare con il Consiglio d’Europa, la Fifa, the Army of Survivors, la Figc, la Fibs, il Comune di Milano, alla creazione del primo protocollo tra la Procura di Milano e il CONI per uno scambio di informazione a tutela dei più piccoli.